domenica 28 febbraio 2016

ER PERIODO DELLE ELEZIONI A ROMA

Ce risemmio, l'elezioni se riavvicinano e tutti li politici impegnati in campagna elettorale se scannano l'uno co' l'artro. Ogni partito dice de presentà er mejo der mejo dell'animaccia loro; se risentono dei nomi che nun se sapeva più che fine avessero fatto. Tutti se riempieno la bocca de belle parole pe' cercà de infinocchia i romani, intanto Roma è allo sfacello. Le tasse comunali aumentano er buco der comune è de mijardi d'euro e loro seguitano a promette mari e monti, so' li stessi partiti che dar dopo guera hanno governato la capitale saccheggiandola e derubandola in modo mafioso. Pe' settant'anni hanno fatto come le tre scimmie: io nun vedo , io nun sento e io nun parlo, coprendose a vicenda. Alla fine chi ne paga le conseguenze so' sempre i romani e loro se riempieno sempre le saccocce; se organizzano i gazebo nelle piazze, vanno in giro pe' le borgate, visitano le scuole disastrate e parlano parlano e parlano, 'sti venditori de fumo e allora me so' ricordato de 'na storiella ch'avevo scritto su' l'elezioni, bona lettura da Facchino.


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